
I quartieri di Firenze: San Frediano
Nel cuore dell’Oltrarno fiorentino, sul lato opposto del fiume rispetto al centro storico, si trova uno dei quartieri più autentici di Firenze. Lontano dai percorsi turistici più battuti, custodisce ancora oggi l’essenza artigiana e popolare della città, in equilibrio tra tradizione e contemporaneità.
Il quartiere più cool di Firenze

PapaPiper, CC BY-ND 2.0 via Flickr
San Frediano è spesso citato come uno dei quartieri di maggior tendenza in Europa, etichetta che per molti residenti suona come una minaccia. Il pericolo di gentrificazione è reale, ma finora contenuto da una solida rete di relazioni locali e da una ferma opposizione al consumo distratto della città. Abbracciando con orgoglio un ideale di resistenza nei confronti del crescente problema dell’overtourism, particolarmente dibattuto nelle ultime settimane, le anguste vie della zona sembrano testimoniare che qui non si viene solo per scattare fotografie: ci si viene per capire cosa significa davvero vivere Firenze. Come accade anche nel rione di San Lorenzo, di cui abbiamo parlato in questo articolo, il sentimento di identità locale di coloro che qui ci vivono è ancora molto forte.
Vita quotidiana e artigianato

Sailko, CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons
Il quartiere prende il nome dalla chiesa di San Frediano in Cestello, edificio barocco che domina la piazza omonima con la sua cupola ben riconoscibile anche da lontano. Ma è camminando lungo il suo asse principale, Borgo San Frediano, che si coglie il vero spirito della zona, immortalata dallo scrittore Vasco Pratolini in uno dei suoi romanzi più celebri.
Quanto resta delle botteghe dei restauratori, delle piccole officine, dei forni storici e dei laboratori di ceramica si dipana tra le vie come una serie di frammenti di una mappa urbana che richiama arti e mestieri passati. Alle realtà manufatturiere più antiche si affiancano oggi alcuni spazi riconvertiti in atelier contemporanei, che cercano nel rinnovamento l’opportunità per una riconciliazione tra passato e futuro.
La vita notturna
Negli ultimi anni San Frediano ha visto anche nascere una nuova generazione di locali: cocktail bar curati nei dettagli, bistrot che rivisitano la cucina toscana, enoteche con selezioni indipendenti. Tuttavia, il quartiere ha resistito alla trappola della trasformazione in “cartolina” per visitatori frettolosi. I ritmi restano quelli del vicinato, la convivialità si mescola con la routine dei residenti, e il turismo, pur presente, non ha ancora stravolto il tessuto sociale del quartiere.
Il fascino dell’Oltrarno
Del resto, la principale attrattiva di questa parte della Firenze “di là d’Arno”, come gli abitanti chiamano l’area sulla sponda sinistra del fiume, risiede proprio nella sua genuinità. Insieme al confinante rione di Santo Spirito, San Frediano offre ai visitatori consapevoli una combinazione seducente di esplorazione turistica ed offerta enogastronomica. Dopo aver vagato con piacere nel dedalo di vicoli tra le due basiliche di Santa Maria del Carmine e di Santo Spirito, i moderni pellegrini trovano ristoro nei numerosi locali che animano gli angoli principali. È l’occasione per assaporare ancora qualche attimo di tranquillità, prima di calcare nuovamente le più frequentate strade attorno a Palazzo Pitti e di riaffacciarsi su Ponte Vecchio.