Gelato Cooking Class

sarai in grado di fare le tue sperimentazioni a casa!

Con i nostri Gelato Cooking Class potrai visitare un vero laboratorio di una gelateria artigianale nel centro di Firenze. Il nostro laboratorio è molto piccolo, ma abbiamo tutto il necessario per produrre ingredienti e gelati. Il gelatiere Francesco Sini ti mostrerà il ciclo del gelato artigianale e ti insegnerà i principali fondamenti alla base della produzione del gelato artigianale. Produrremo insieme un gusto e alla fine della lezione sarai in grado di fare le tue sperimentazioni a casa!

Quanto dura? 1 ora
Quante persone possono partecipare? Massimo 5 persone
In quale lingua viene svolta la lezione? In italiano o in inglese, con la possibilità di organizzare anche in altre lingue.
Quanto costa? 40 € adulti, 20 € fino a 12 anni

Per maggiori informazioni e per prenotazioni, utilizza il pulsante whatsapp che trovi qui in basso a sinistra.

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chef Fabio Picchi

Intitolare un angolo a Fabio Picchi

La morte dello chef, scrittore e personaggio tv Fabio Picchi ha sconvolto Firenze. Un grande appassionato di cucina, il fondatore dello storico ristorante Cibrèo aperto nel 1979 nel cuore di Firenze e diventato un tempio della cucina toscana a cui negli anni si sono affiancati il Caffè Cibrèo, il Cibreino e il Teatro del Sale, fondato con la moglie Maria Cassi. Era malato da tempo ma fino ad alcuni giorni fa, dopo aver lasciato l’attività del ristorante al figlio Giulio, ancora lavorava al suo ultimo progetto, sempre nel quartiere di Sant’Ambrogio a Firenze: C.Bio – Cibo Buono Italiano e Onesto, una grande bottega-mercato.

“Il suo estro, la sua passione per la vita e per il suo lavoro, la sensibilità verso i temi dell’ambiente, dell’inclusione sociale facevano di Fabio una persona vera, animata dal desiderio di partecipare alla comunità fiorentina” (il sindaco Dario Nardella).

Non ho avuto il piacere di conoscere Fabio di persona (conosco il figlio Giulio), ma ne ho sempre apprezzato la personalità: simpatico, estroso, visionario, sensibile. Il suo modo delicato, quasi poetico, di portare innovazione in ogni preparazione senza offendere la tradizione, ma anzi inserendosi con grazia nel suo lento e progressivo mutamento. Aveva quella passione che riponeva in ogni sua parola, in ogni gesto. È stato un grande esempio di come l’esperienza della ristorazione sia un qualcosa che dovrebbe superare i freddi confini del piatto, sia per chi si siede a mangiare, ma anche per chi non si vede mentre è intento a lavorare con gli ingredienti.

Su change.org è nata una petizione per intitolare il canto che si trova tra via de Macci e via del Verrocchio, allo chef. “Quel pezzo di strada da 15 anni ospita tutta la ristorazione di Fabio Picchi. Per tante persone è da anni Canto del Picchi, facciamolo diventare reale. In questo modo lo spirito di Fabio Picchi resterà per sempre in quell’angolo della zona di Sant’Ambrogio che ha fatto diventare famoso ovunque si parli di buona cucina”. A questo link la petizione.

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Ingredienti: labneh, crema di yogurt

Quando in gelateria nominiamo il formaggio, molti clienti italiani storcono il naso, forse perché con questo termine viene in mente un alimento da abbinare al salato più che al dolce. Normalmente basta citare la cheescake o l’accoppiata formaggio e pera per riportare tutti alla calma.
D’altra parte gli ingredienti principali del gelato sono (dovrebbero essere) il latte e la panna freschi, è naturale che ogni loro derivato possa essere utilizzato per le più svariate creazioni. Si va dalla ricotta di mucca nella classica cassata alla siciliana, alla ricotta salata di pecora nel nostro Cuor di Pardula (crema, ricotta, zafferano e scorza di agrumi); dal sapore pungente del Caprino, formaggio a pasta molle di capra usato nell’omonimo gusto su base latte di capra, alle scaglie di Grana Padano nel sorbetto di pere coscia siciliane, per non parlare delle tante possibili applicazioni del mascarpone, come i popolarissimi Tiramisù e Mascarpone e cioccolato.
Ma il protagonista di questo post sarà il labneh, ovvero una crema ottenuta dallo sgocciolamento dello yogurt fresco. Tradizionalmente utilizzato nella cucina libanese, il labneh è molto popolare anche da noi nelle sue forme commerciali di alcune creme di formaggio spalmabili. In gelateria lo utilizziamo principalmente per il gusto Cheescake e per il gusto Formaggio e pera, versione autunno/inverno su base latte del sorbetto di pere con scaglie di grana.
Questa preparazione è molto semplice ed economica, ho sempre consigliato a tutti i miei studenti di prepararlo in alternativa ai prodotti semilavorati delle aziende: molto comodi, di buona qualità, ma anche molto più costosi rispetto a questa possibilità. Basti pensare che alcune creme di formaggio spalmabili costano dai 9 ai 12 euro al kg, mentre se partiamo da uno yogurt autoprodotto, la nostra preparazione finale ci costa mediamente 1,5 euro al kg: questa differenza con le quantità utilizzate a livello professionale è immensa!

Ingredienti

  • 500g di yogurt fresco intero
  • 8g di sale fino

Materiale

  • Un setaccio a maglia fine
  • Un contenitore per raccogliere il siero

Procedimento

Versare lo yogurt in un setaccio a maglia fine. In alternativa al setaccio si può usare una tela di cotone, alcune garze sterili sovrapposte o un filtro di carta per il caffé americano adagiato sul fondo di un colino, l’importante è che le maglie del nostro strumento siano fitte in modo tale che sgoccioli solamente il siero;

aggiungere il sale allo yogurt e mescolare bene;
riporre in frigorifero per almeno 8h. Io preferisco aspettare 12h per avere una consistenza ancora più densa e la resa è di circa il 50%, ovvero dai 500g di yogurt iniziali si ottengono circa 250g di labneh.
 
Tips
 
Non buttare il siero sgocciolato, ricco di proteine e sali minerali, puoi usarlo come sostituto di latte e acqua nelle preparazioni di dolci e gelati.
Se usi uno yogurt senza lattosio ottieni una crema di yogurt ancora più digeribile.
Puoi mescolare due o più tipi di yogurt, come ad esempio di capra o di pecora, per ottenere un gusto diverso.
 
 
A questo punto la crema di yogurt è pronta, devi solo decidere se consumarla così com’è o se aggiungere erbe aromatiche, spezie o frutta secca.
 
In gelateria la usiamo per preparare il gusto cheescake alla pera. Voi conoscevate questo semplice procedimento?

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