
Fiorentini illustri: Bernardo Buontalenti
Nella storia della gastronomia il nome di Bernardo Buontalenti appare spesso come l’inventore del gelato moderno. Il talento di questo poliedrico pensatore si espresse tuttavia in numerosi campi, al punto da renderlo una delle figure più influenti nel panorama fiorentino della sua epoca.
Un vero uomo del Rinascimento

Sailko, CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons
Quando si pensa ad un personaggio che con il suo ingegno ha rivoluzionato ambiti diversissimi tra loro e appartenenti sia alla sfera umanistica che a quella scientifica, Leonardo da Vinci è senz’alto il primo che viene in mente. Bernardo Buontalenti mostrò però un estro altrettanto eclettico, riportando notevoli risultati come scultore, pittore, ingegnere militare e scenografo.
Alla morte di Giorgio Vasari, avvenuta nel 1574, Buontalenti diventò architetto di corte durante il governo di Francesco I de’ Medici. In questa veste si occupò di tutte le committenze cittadine, progettando tra le altre opere anche la cosiddetta Grotta Grande del giardino di Boboli, una struttura che combina con straordinaria originalità elementi di architettura, scultura e pittura.
Dedito nello stesso periodo anche alle sperimentazioni di carattere culinario, su incarico del Granduca iniziò a lavorare ad una nuova ricetta, quella di un dessert che potesse strabiliare gli ospiti di palazzo durante le visite ufficiali.
Un’invenzione fiorentina
In realtà sono due i nomi riportati dalle cronache in merito all’introduzione della moderna ricetta del gelato. Prima ancora di Buontalenti, sembra infatti che l’idea di un “dolcetto gelato” fosse venuta ad un altro fiorentino, tale Ruggeri, di professione pollivendolo. Secondo quanto raccontato, l’improvvisato cuoco partecipò ad un concorso culinario con una sorta di sorbetto ante litteram, del ghiaccio aromatizzato e zuccherato. La sua proposta conquistò il favore di Caterina de’ Medici, che decise di assumerlo come cuoco personale e di diffondere la sua creazione presso le corti di Francia.
Fu forse a partire da questa prima versione che qualche anno più tardi Buontalenti realizzò la ricetta che lo rese celebre. In occasione della visita ufficiale di una delegazione spagnola, progettò un composto che prevedeva l’utilizzo di ghiaccio, sale, limone, vino, latte, zucchero, tuorlo d’uovo e miele. Nelle parole del Granduca, tale proposta avrebbe dovuto essere abbastanza sorprendente da “far rimanere come tanti babbei gli stranieri”. Era nata la crema fiorentina per antonomasia.
Il gelato Buontalenti oggi

Jam Down Foodie, CC BY-NC 4.0
Quello che ai giorni nostri conosciamo come “gusto Buontalenti” è la moderna interpretazione di quella prima ricetta. La rivisitazione fu inizialmente realizzata dalla storica pasticceria Badiani nel contesto di un concorso indetto alla fine degli anni 60 del Novecento, ma nel corso degli anni il successo di questo gelato ha aperto la strada a molti adattamenti.
Oggi moltissime gelaterie propongono questo gusto, rendendo merito ad un’intuizione che ha continuato a confermarsi valida nel corso dei secoli. Anche all’Antica Gelateria Fiorentina omaggiamo la ricetta originale lavorando con attenzione latte, panna, uovo e zucchero. Ne otteniamo così una versione delicata e non troppo dolce, pensata per esprimere al meglio la sensibilità attuale e ricordare la nascita del nostro dolce preferito.