Eventi riservati e parate popolari: il Carnevale a Firenze

Il Carnevale porta in città un arcobaleno di colori, energia e divertimento. Forte del successo degli ultimi anni, l’edizione 2025 prevede un’esclusiva cena di gala, una festa danzante e una parata per le vie del centro storico. Appuntamento per l’8 e il 9 febbraio, i due giorni dedicati alle celebrazioni ufficiali.

 

Un ricevimento rinascimentale

Bradley Grzesiak, CC BY-SA 2.5 via Wikimedia Commons

La prima parte della manifestazione si svolge sabato 8, e ha inizio con una cena di gala nell’imponente Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. L’evento richiede un dress code rigorosamente in maschera, complemento fondamentale alle suggestive atmosfere della festa danzante che segue la cena. Teatro di questa seconda parte della serata è la Sala delle Armi dello stesso Palazzo Vecchio, che ben si presta a ricreare la magia dei sontuosi balli organizzati fino all’inizio del Novecento nei più ricchi palazzi della città.

Il ricavato dell’ingente quota di partecipazione per cena e festa danzante viene devoluto, in collaborazione ufficiale con l’UNESCO, al progetto Lega del Filo d’Oro e alla YOU Foundation Education for Children in Need.

 

Una parata per tutti

La seconda giornata di Carnevale è pensata per una partecipazione più ampia ed accessibile a tutti. Dalle 14:00 di domenica 9, musica e animazione vivacizzano piazza Santa Maria Novella. Bambini e adulti sono invitati a sfilare in maschera e partecipare al concorso che premia i costumi migliori. Alle 15:30 ha quindi inizio la parata che da Santa Maria Novella raggiunge Piazza della Signoria.

 

La tradizione fiorentina

Lorenzo Noccioli, CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons

Per quanto le sue origini risalgano ad antiche festività greche e romane, a Firenze il Carnevale raggiunse l’apice della popolarità durante la guida dei Medici. I giorni che precedevano la Quaresima vedevano una grande adesione popolare ai festeggiamenti, ma abbondavano anche le attività che coinvolgevano i giovani di nobile famiglia.

Il gioco del calcio storico, in particolare, era enormemente apprezzato presso ogni ceto sociale, e durante questo periodo venivano spesso organizzate delle partite regolamentate. La più celebre fu disputata in Santa Croce il 17 febbraio del 1530, quando 54 nobili scesero in campo allo scopo di deridere le truppe dell’imperatore Carlo V, che da mesi assediavano la città.

 

Dalle piazze alle tavole

webos fritos, CC BY-NC-ND 2.0 via Flickr

Anche a Carnevale, festeggiamenti e cortei sono accompagnati da consolidate tradizioni culinarie. Sono diversi i dolci che in questi giorni spopolano nelle case di Firenze, e che possono anche essere acquistati nei forni e nelle pasticcerie della città. Tra i più gustati ci sono le frittele di riso e i cenci, chiamati anche frappe, chiacchiere o donzelle in altre zone della Toscana. La specialità maggiormente apprezzata resta comunque la schiacciata alla fiorentina, che nulla ha a che vedere con la classica schiacciata salata. Si tratta di una torta realizzata oggi in molte varianti, e che viene solitamente decorata con lo zucchero a velo per riprodurre il giglio fiorentino.

Basta però una gita fuori porta per scoprire un intero universo di preparazioni tipicamente carnevalesche, caratteristiche di piccole aree o diffuse in tutta la regione. Tra castagnole, quaresimali, berlingozzi, frati, zuccherini di Fucecchio e spongate della Lunigiana, anche in questo periodo la tradizione offre dolci per tutti i gusti.

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