Il Maggio Musicale Fiorentino e le feste di primavera

Da quasi un secolo la primavera a Firenze è accompagnata da una carrellata di eventi culturali che vedono la partecipazione dei grandi nomi della musica classica, della lirica, del balletto e della prosa. L’origine di questa rassegna è legata all’antico folclore cittadino delle “maggiolate”.

 

Il festival

A dispetto del nome, il Maggio Musicale Fiorentino si svolge solitamente tra la fine di aprile e l’inizio di luglio. L’ottantasettesima edizione, inaugurata poche settimane fa, vede in scena tra i molti artisti anche Roberto Bolle con il suo spettacolo “Caravaggio” e il direttore onorario Zubin Metha. Tra i grandi classici come la Salome di Richard Strauss e la sempre rappresentata Aida di Giuseppe Verdi, la manifestazione riserva il palco anche ai giovani talenti della musica, con le serate dedicate all’Orchestra dei Ragazzi, evento riservato alle scuole, e al Progetto Giovani Musicisti con gli allievi del conservatorio Luigi Cherubini.

Il festival si inscrive in realtà all’interno di una più ampia stagione annuale, che da gennaio a dicembre propone un calendario ricchissimo di appuntamenti. Molte iniziative sono anche orientate ad un maggior coinvolgimento del pubblico, con incontri speciali e giornate destinate a scuole e famiglie.

 

Esperienze per ogni età

Il Maggio Musicale Fiorentino ha la sua sede principale nel moderno complesso architettonico realizzato alcuni anni fa tra Porta al Prato e il parco delle Cascine. Un’ambiente eclettico, che ben riflette la natura multiforme dell’istituzione che ospita.

Oltre alla stagione principale dedicata ai concerti, all’opera e alla danza, il Teatro porta la propria musica al di fuori delle mura di Firenze, con due serate che nel corso di giugno si terranno ad Arezzo e Ravenna. Sono invece più numerose le rappresentazioni rivolte alle famiglie e agli studenti, con eventi pensati per gli spettatori più piccoli e incontri speciali con gli artisti. Infine, molti dei maggiori appuntamenti in agenda sono preceduti da una guida all’ascolto, che permette di approfondire in modo ragionato alcune delle tematiche chiave di quanto sta per andare in scena.

 

Le maggiolate fiorentine

G. Monasta, CC BY-NC-SA 4.0

Qual è dunque l’origine del nome del festival, nonché dell’idea stessa di una manifestazione primaverile dedicata alla musica? Alla base di tutto c’è la tradizione del calendimaggio, un’antica festa pagana, diffusa anche in altre regioni d’Italia, che onorava il gioioso arrivo della bella stagione con balli e rappresentazioni teatrali. Queste cerimonie erano conosciute anche con il nome di maggiolate, come le composizioni che si cantavano per l’occasione.

Ancora oggi la città del giglio celebra questa ciclica rinascita con iniziative come la festa della Fiorita e il Trofeo Marzocco di gioco della bandiera, insieme ad una quantità di eventi piccoli e grandi che in questo periodo fanno rivivere il vero spirito del calendimaggio.

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